Titolo: Le Nereidi
Titolo: Maternità
Titolo: La ballerina
Nella tela La metamorfosi delle idee a essere protagonista è una donna avvenente, elegante, con un abito sontuoso, che sembra voler affidare alle foglie, e dunque all’incontro con la natura, i suoi desideri, i sogni, le speranze e anche il desiderio di rivelazione interiore, una tensione verso la scoperta di una se stessa più concentrata sulle cose importanti, su quell’evoluzione per raggiungere la quale è necessario un percorso introspettivo; dunque la ragazza si affida alla naturalezza del mondo circostante per interrogarsi su quanto ha vissuto fino a quel momento, su quanto le sue priorità siano state orientate a coltivare l’esterno e l’interno di sé oppure quanto l’abbiano allontanata da ciò che davvero conta. Da questa opera emerge la consapevolezza, così come la possibilità, di effettuare quel cambiamento, quella metamorfosi, appunto, a seguito della quale acquisire una maggiore coscienza di sé e generare una nuova scala di valori esattamente in virtù del nuovo approccio, delle nuove idee che dall’analisi derivano.
Titolo: Estate
...Il IX Cielo (I Mobile), Trionfo degli Angeli, Canto XXVIII, Dante vede un punto luminosissimo circondato da nove cerchi luminosi, Beatrice spiega le gerarchie angeliche, viene interpretato da Roberta Imperatori che esterna sensazioni ed emozioni interiori elaborando e trasfigurando così i versi del Poeta. (articolo pubblicato su Meer
rivista online - sezione arte).
Cento Canti della Divina Commedia
Illustrati dai Cento Pittori di via Margutta 13 febbraio 2022
Uno dei dipinti più significativi dell’opera di Roberta Imperatori è intitolato “Musica”. Si tratta di un soggetto tradizionale (nel 1559, ad esempio, Paolo Veronese vinse a Venezia un importante concorso pittorico grazie al tondo raffigurante la Musica), rappresentato con un linguaggio pittorico contemporaneo che lo rende nuovo e sempre interessante. Anche la pittura di questa artista si avvicina alla musica per la ricerca di un’armonia di fondo, di un equilibrio di forme, spesso ricorrenti, grazie alle quali l’osservatore è indotto a contemplare dimensioni fantastiche, caratterizzate da colori vivi e da figure ideali, che, tuttavia, mantengono sempre un evidente legame con la realtà.
Nell’arte della giovane pittrice romana è riscontrabile una sorta di “umanesimo” moderno: sacro e profano si alternano nell’iconografia dei suoi dipinti, ispirata dal repertorio tradizionale mitologico (le ninfe, la Musica, la Poesia) e da quello sacro (la Natività, la Madonna con il Bambino, la Castità). Nasce così una pittura fortemente simbolica, che induce l’osservatore a riflettere sulle esperienze dell’arte passata, rivivendole nel presente. L’intensità della luce diffusa e la leggerezza del colore sempre vivo, prodotti dalla tecnica dell’acrilico, le forme geometriche astratte, “organiche”, che definiscono lo spazio prospettico intorno alle evanescenti figure cariche di spiritualità, contribuiscono a rafforzare questo significativo incontro fra antico e moderno nella pittura di Roberta Imperatori.
E’ come se l’artista avesse attraversato idealmente le principali avanguardie storiche del Novecento, per giungere ad uno stile del tutto originale, e ritornare all’essenza del classicismo: la realtà spesso è rappresentata attraverso il mito, come testimoniano la rappresentazione dell’autunno, le metamorfosi, la Danae, il vaso di Pandora e altri soggetti tradizionali.
In questa costante dialettica fra l’antico e il moderno assume un ruolo determinante la figura femminile, quasi sempre presente in primo piano nei quadri della Imperatori, comune denominatore della storia passata e recente. I volti appena abbozzati, dai lineamenti eleganti, dolci e ondulati, gli incarnati delicati, le pose aggraziate, i gesti armonici e naturali, rendono le figure femminili estremamente affascinanti, misteriose, dotate di mistica bellezza. In tal senso viene ripreso dal passato l’ideale di donna “angelo”, tramite tra l’umano e il divino: non a caso le immagini femminili create dall’artista a volte si ispirano a soggetti tradizionalmente sacri, come quello della Madonna con il Bambino o della Natività. Tuttavia la donna assume anche sembianze del tutto terrene, senza mai perdere eleganza e fascino misterioso, come nei dipinti in cui si rappresentano le ninfe o le bagnanti o la notte.
Pertanto il mondo naturale e quello soprannaturale sono entrambi presenti nel repertorio iconografico della Imperatori, che richiama modelli novecenteschi (il Fauvismo, la maniera di Cèzanne, il Futurismo e il Surrealismo) e altri propri dell’arte rinascimentale. Ne deriva uno stile che si può definire “neoclassico”: non si tratta di un ritorno all’antico, come era accaduto alla fine del Settecento, ma di una sua attualizzazione. L’opera della giovane pittrice romana acquista così uno spessore storico e, nello stesso tempo, un carattere innovativo, che la rende assolutamente autentica nell’attuale panorama artistico italiano.
Roberta Imperatori vive e lavora a Roma. Le sue donne, schematiche e scarne, poco appariscenti e costruite con il minimo indispensabile, sono raffigurate mentre compiono diverse azioni che hanno a che fare con l'interiorità e l'intelletto. Lettura, musica, scrittura e così via, in modo da concentrarsi sull'elemento intellettuale piuttosto che su quello fisico e restituire alla figura femminile una dignità e un'importanza più profonda di quella data dall'estetica.